Un agente della Polizia penitenziaria è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’episodio ha avuto origine nei giorni scorsi, quando la moglie dell’uomo si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Pasquale Ferrari, riportando segni evidenti di aggressioni. Dopo una visita approfondita, i medici hanno rilevato lesioni compatibili con episodi di violenza, attivando immediatamente il Protocollo di sicurezza previsto per i casi di violenza domestica.
L’intervento delle autorità sanitarie ha fatto scattare le indagini della Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha raccolto elementi gravi e concordanti tali da richiedere l’applicazione di una misura cautelare nei confronti dell’agente. L’uomo, in servizio nel Corpo della Polizia penitenziaria, è accusato di aver inflitto alla moglie ripetute violenze fisiche e psicologiche, instaurando un ambiente domestico segnato da paura e sopraffazione.
Le indagini hanno delineato un quadro allarmante, in cui si evidenziano episodi reiterati di maltrattamenti che, secondo le ricostruzioni, si sarebbero prolungati nel tempo. La vittima, dopo aver trovato il coraggio di denunciare, ha ricevuto immediata assistenza medica e psicologica, seguendo il percorso di tutela previsto dalla legge.
Il provvedimento cautelare applicato su disposizione dell’autorità giudiziaria rappresenta un segnale deciso contro la violenza domestica, specialmente quando a essere coinvolti sono soggetti appartenenti alle forze dell’ordine, tenuti a garantire il rispetto della legge anche nella sfera privata.