Scontro tra curatela e Consorzio Autolinee sui lavoratori Amaco

Le divergenze emergono sulla gestione del personale nella transizione del Tpl urbano, nel rispetto degli impegni presi con il Tribunale di Cosenza

La transizione della gestione del Trasporto pubblico locale (Tpl) di Amaco al Consorzio Autolinee sta generando attriti, con divergenze specifiche sull’elenco dei lavoratori da assorbire. L’azienda Amaco aveva inizialmente indicato 111 dipendenti, numero successivamente ridotto a 109, ma tornato a 111 con l’acquisizione di nuove qualifiche da parte di due lavoratori. Tuttavia, l’inclusione di questi ultimi ha scatenato il primo conflitto in questa delicata fase di passaggio.

La controversia si è intensificata nei primi giorni del nuovo anno, con uno scambio di comunicazioni ufficiali tra Amaco e il Consorzio Autolinee Tpl, coinvolgendo sindacati come Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal, FaisaConfail e Ugl Trasporti. Un documento congiunto, firmato dal curatore Fernando Caldiero e dal presidente del Consorzio Mario Rocco Carlomagno, ha sottolineato gli obiettivi del Consorzio: garantire una gestione efficiente del ramo aziendale e rilanciare i servizi di Tpl urbani, nel rispetto degli impegni presi con il Tribunale di Cosenza.

Polemiche sull’elenco dei lavoratori
Uno dei punti critici riguarda la composizione del personale. Secondo Carlomagno, l’elenco dei dipendenti trasmesso da Amaco ai sindacati sarebbe stato predisposto unilateralmente, senza il consenso del Consorzio. Inoltre, i nominativi contenuti nell’elenco non coinciderebbero con quelli inizialmente forniti dall’azienda stessa al Consorzio.

La risposta del curatore Caldiero non si è fatta attendere. Egli ha chiarito che la curatela non era obbligata a condividere l’elenco con l’aggiudicatario, poiché tale documento non faceva parte degli atti ufficiali di gara. L’elenco, ha precisato Caldiero, era stato fornito solo a titolo informale e non rappresentava un vincolo per la curatela. Nel bando di gara, infatti, veniva indicato esclusivamente il numero complessivo dei lavoratori (111 unità), senza dettagli sui nominativi.

La questione sindacale e i prossimi passi
Il contratto di affitto del ramo d’azienda dovrà essere formalizzato entro il 31 gennaio, una scadenza che rende ancora più urgente la risoluzione delle controversie. Prima di quella data, sarà necessario completare la consultazione sindacale, un passaggio cruciale per definire gli accordi sul personale. Il curatore ha sottolineato che il Consorzio è vincolato al rispetto dell’articolo 2112 del Codice civile, che tutela i lavoratori in caso di trasferimento d’azienda, garantendo il passaggio dell’intero organico.

Nel frattempo, il dialogo tra le parti prosegue, con i sindacati che attendono risposte chiare sulle modalità di assorbimento del personale. La transizione di Amaco rappresenta un test significativo per la gestione dei servizi pubblici locali, evidenziando le complessità legate alla tutela dei lavoratori e alla continuità aziendale.

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