La salute mentale degli studenti italiani è una priorità sempre più urgente. Lo ha ribadito con forza il Consiglio comunale di Cosenza, che il 4 giugno ha approvato all’unanimità una mozione per sollecitare l’istituzione stabile dello psicologo scolastico nel sistema educativo nazionale. A illustrarla è stata la prima firmataria, la consigliera Antonietta Cozza, che ha fornito un quadro allarmante sull’emergenza psicologica nelle scuole.
L’allarme sui giovani e il disagio mentale
Secondo quanto riportato da Cozza, dati recenti dell’Istituto Superiore di Sanità rivelano che quasi un adolescente su quattro in Italia manifesta sintomi di disagio psichico, tra cui ansia, depressione e disturbi del sonno. Il Ministero della Salute conferma un aumento del 30% degli accessi ai servizi di salute mentale tra adolescenti e giovani adulti nel 2024, a fronte di una grave carenza di risorse e specialisti. La situazione è confermata anche all’interno dell’Università della Calabria, dove si è registrata una crescente richiesta di supporto psicologico da parte degli studenti.
Il progetto pilota calabrese e i limiti della normativa
La mozione cita anche il progetto pilota promosso dalla Regione Calabria, che prevede l’inserimento di psicologi nelle scuole dal prossimo settembre, in proporzione al numero di alunni. Tuttavia, Cozza ha sottolineato che l’assenza di una cornice normativa nazionale rende questi interventi frammentari e non omogenei, con disparità tra territori. La consigliera ha rimarcato come la figura dello psicologo scolastico sia cruciale per intercettare segnali di disagio, contrastare il bullismo e promuovere il benessere relazionale fin dall’età scolare.
Il paragone con l’Europa e gli impegni richiesti al Governo
In Paesi come Svezia e Finlandia, lo psicologo scolastico è una figura istituzionalizzata e ha contribuito a ridurre il disagio giovanile, migliorando il rendimento scolastico. In Italia, invece, la mancata uniformità normativa genera diseguaglianze tra le scuole. In tale contesto, la mozione impegna il Consiglio comunale a sollecitare Governo e Parlamento per l’approvazione rapida del Ddl Occhiuto, e a promuovere campagne di sensibilizzazione e un progetto sperimentale nel comune di Cosenza, coinvolgendo l’ASP, l’Ufficio scolastico provinciale e l’Ordine degli Psicologi.
Arte terapeuti ed educatori nelle scuole
Due emendamenti, proposti da Alessandra Bresciani e Aldo Trecroci, sono stati accolti nella mozione: il primo prevede l’inserimento della figura dell’arte terapeuta nelle équipes scolastiche, come supporto complementare allo psicologo; il secondo introduce l’educatore pedagogista, professionista che agisce direttamente nelle classi per orientare le strategie didattiche ed educative e collaborare con gli insegnanti.
Gli interventi in aula: unanime condivisione
Ivana Lucanto ha parlato di una proposta «necessaria e urgente», rilevando che molti adolescenti non riescono a esprimere le proprie difficoltà. Ha evidenziato come lo psicologo scolastico non possa essere sostituito dagli insegnanti e sia una figura centrale per prevenzione e supporto. Ha poi ricordato, con commozione, la recente tragedia personale dell’ex sindaco Mario Occhiuto, sottolineando l’importanza di non lasciare nessuno solo nel dolore.
Giuseppe Ciacco ha condiviso un episodio personale per spiegare l’importanza di avere un presidio psicologico permanente: «Tutti noi portiamo il rimpianto di non aver avuto una figura di riferimento per aiutare un compagno in difficoltà». Secondo Ciacco, lo psicologo è anche un alleato per insegnanti e genitori, e promuove una cultura del benessere emotivo.
Aldo Trecroci, nel suo intervento, ha ricordato il successo iniziale dell’introduzione dello psicologo scolastico durante la pandemia e ha ribadito la necessità di istituzionalizzare questa figura, integrandola con quella dell’educatore.
Infine, Giuseppe D’Ippolito ha proposto di emendare la mozione per inviarla direttamente al Parlamento, rendendo così ancora più incisiva l’azione politica del Consiglio comunale.
Un messaggio potente: lo psicologo come presidio d’amore
La consigliera Cozza ha chiuso il suo intervento con parole fortemente simboliche: «Lo psicologo scolastico non è un lusso, ma un atto d’amore». Ha citato il pedagogista Janusz Korczak e invitato le istituzioni a non restare indifferenti, perché «nessun ragazzo debba mai più sentirsi solo nel proprio dolore».