La Regione Calabria ha presentato il nuovo Piano antincendi boschivi (AIB) 2025, attivo dal 1° giugno al 30 settembre, un’iniziativa che punta a migliorare la gestione degli incendi attraverso tecnologie avanzate e una maggiore cooperazione tra enti locali. Tuttavia, i sindacati sottolineano alcune criticità che richiedono interventi strutturali per garantire l’efficacia delle misure.
Innovazione e collaborazione per prevenire gli incendi
La Uil e Uila Calabria hanno accolto con favore il nuovo piano, riconoscendone il valore strategico per la protezione del patrimonio forestale regionale. “È uno strumento che coniuga innovazione tecnologica, interventi operativi e collaborazione tra istituzioni”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali, sottolineando come questa strategia possa rappresentare un passo avanti significativo nella lotta agli incendi boschivi.
Il piano prevede l’uso di sistemi avanzati di monitoraggio e tecnologie per la prevenzione precoce degli incendi, un elemento fondamentale per ridurre l’impatto dei roghi estivi che ogni anno minacciano le foreste calabresi e la sicurezza delle comunità locali.
Le criticità: continuità lavorativa e risorse umane
Nonostante il potenziale del nuovo piano, i sindacati evidenziano alcune sfide che rimangono irrisolte. La mancanza di continuità occupazionale per molti lavoratori forestali stagionali è una delle preoccupazioni principali. Questo aspetto è cruciale, poiché il successo delle attività antincendio dipende in larga misura dalla disponibilità di personale esperto e ben formato.
Inoltre, i sindacati richiamano l’attenzione sulla necessità di un piano di assunzioni per contrastare il progressivo invecchiamento della forza lavoro nel settore, garantendo così una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze.
Sinergia con i Comuni e gestione del territorio
Un altro nodo critico è rappresentato dalla cooperazione tra Regione e Comuni. Molti enti locali, infatti, non hanno ancora aggiornato il catasto delle aree percorse dal fuoco, uno strumento essenziale per pianificare interventi di prevenzione e ripristino delle aree boschive. Questa lentezza burocratica rischia di compromettere l’efficacia del piano antincendi, richiedendo un maggiore sforzo di coordinamento.
Verso un futuro più sicuro per le foreste calabresi
Mentre il Piano AIB 2025 rappresenta un passo importante per la tutela del patrimonio naturale della Calabria, è evidente che sarà necessario affrontare queste sfide occupazionali e amministrative per garantire un sistema di protezione veramente efficace. La Regione dovrà lavorare a stretto contatto con i sindacati e i Comuni per costruire una strategia integrata, capace di rispondere alle esigenze dei lavoratori e delle comunità locali.