Un’operazione della Guardia di finanza della Sezione operativa navale di Corigliano-Rossano ha portato al sequestro di circa 2 tonnellate di novellame di sarda, rinvenute a bordo di un veicolo che percorreva la statale 534 Sibari-Firmo, in prossimità del comune di Cassano allo Ionio, nel Cosentino.
Il veicolo, fermato durante un controllo di routine, trasportava il novellame in maniera illecita, in violazione delle normative che vietano la pesca e la commercializzazione del prodotto ittico allo stato giovanile. Il novellame di sarda, conosciuto anche come “bianchetto”, è infatti soggetto a rigide restrizioni per tutelare l’equilibrio dell’ecosistema marino e garantire la sostenibilità della pesca.
L’intervento si inserisce in un piano coordinato a livello regionale per contrastare la pesca di frodo, pianificato dal Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, che sta effettuando controlli mirati su tutto il territorio della Calabria. L’obiettivo delle operazioni è duplice: da un lato reprimere le attività illegali legate alla pesca, dall’altro tutelare i consumatori finali e la salute pubblica.
A bordo del mezzo fermato si trovavano tre persone con precedenti penali, che sono state sanzionate per un totale di 75mila euro. Le accuse a loro carico riguardano la detenzione e il trasporto di prodotto ittico allo stato giovanile, un illecito che prevede importanti conseguenze amministrative, ma che può assumere rilievo penale in caso di recidiva o aggravanti.
Il prodotto sequestrato è stato immediatamente posto sotto la custodia dell’autorità sanitaria competente, che dovrà effettuare i controlli previsti dalla normativa in materia. In seguito, il novellame sarà sottoposto alle disposizioni di legge per lo smaltimento o, qualora le condizioni lo permettano, alla donazione per fini benefici.
Le attività di contrasto alla pesca illegale proseguiranno anche nei prossimi mesi, con un rafforzamento dei controlli lungo le principali arterie di comunicazione e nei punti strategici del trasporto ittico. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza della collaborazione dei cittadini e degli operatori del settore per segnalare comportamenti sospetti o attività illecite.