Calabria, rischio idrogeologico elevato: alluvioni e frane minacciano la regione

La Calabria è tra le regioni italiane più esposte a frane e alluvioni. Urgono interventi di prevenzione e cura del territorio

La Calabria si conferma come una delle regioni italiane maggiormente esposte a rischi idrogeologici, con una debolezza acuita dai cambiamenti climatici. Eventi atmosferici estremi, come le recenti calamità in Emilia Romagna, rendono sempre più urgente la necessità di prevenzione e interventi strutturali per limitare i danni.

Le aree più a rischio della Calabria sono soggette a inondazioni e frane , che rappresentano una minaccia per migliaia di residenti, attività produttive e beni culturali. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), 280.000 abitanti sono esposti al rischio alluvione , mentre le frane minacciano direttamente 64.962 persone.

L’ orografia complessa della regione , caratterizzata da bacini idrografici di piccole dimensioni e una diffusa antropizzazione del territorio, aumenta la fragilità. Problemi come abusivismo edilizio, incendi e la mancanza di manutenzione aggravano ulteriormente la situazione, rendendo necessarie misure di prevenzione su vasta scala.

La tragedia di Soverato del 2000 , in cui il campeggio Le Giare fu distrutto dalla piena del torrente Beltrame causando la morte di tredici persone, ha dimostrato la necessità di mantenere il territorio monitorato, soprattutto in previsione di eventi atmosferici eccezionali. La piattaforma IdroGeo dell’Ispra conferma che la Calabria è tra le regioni italiane con il più alto rischio alluvionale, con province come Crotone e Reggio Calabria che risultano tra le più esposte.

In Calabria, le aree allagabili ad alto rischio coinvolgono circa 236.707 persone , il 12,1% della popolazione. In questo scenario, le province di Crotone e Reggio Calabria emergono come le più vulnerabili. Crotone, in particolare, ha il 17,9% della popolazione a rischio medio di alluvione, con un numero significativo di abitanti, imprese e beni culturali esposti a questa minaccia.

Anche sul fronte frane la situazione è preoccupante. Le frane ad elevata pericolosità coinvolgono oltre 36.000 abitanti , mentre il territorio calabrese registra una pericolosità “molto elevata” su una superficie di 145,6 kmq. Tuttavia, l’Ispra avverte che i dati sono probabilmente sottostimati, in quanto le attività di censimento delle frane si sono concentrate solo nelle aree più urbanizzate o in prossimità delle principali infrastrutture.

Di fronte a questi numeri, la cura del territorio diventa cruciale per prevenire disastri. Investire nella manutenzione dei versanti, nel controllo dei corsi d’acqua e nella pianificazione territoriale appare sempre più strategico, soprattutto in un’epoca di cambiamenti climatici che sta moltiplicando la frequenza e l’intensità degli eventi atmosferici estremi.

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