Don Mario Ciardullo lancia “Baobab”: musica tra fede e sperimentazione

Il parroco di Rende pubblica un album originale che unisce spiritualità, suoni contemporanei e messaggi universali, con uscita prevista per Ferragosto

Un messaggio spirituale che si fa musica, ritmo, condivisione. Don Mario Ciardullo, parroco delle comunità di Santa Maria della Consolazione e di Santo Stefano – Gesù Misericordioso a Rende, sorprende ancora una volta con un progetto inedito: un album musicale intitolato “Baobab”, in uscita il 15 agosto.

Figura pastorale molto attiva e radicata nella vita culturale e religiosa della sua comunità, Don Mario è conosciuto per aver dato impulso a iniziative liturgiche e spirituali che hanno lasciato un segno, tra cui l’introduzione di reliquie e proposte artistiche capaci di coinvolgere tutte le generazioni.

Con “Baobab”, il sacerdote riscopre una vena creativa che lo aveva già accompagnato in passato, scegliendo la musica come strumento per parlare soprattutto ai più giovani. L’album, composto da 12 brani realizzati in un solo mese, rappresenta un viaggio sonoro che spazia tra generi diversi, dal trap-rap al folk, passando per suggestioni elettroniche pensate anche per grandi eventi giovanili come le Giornate Mondiali della Gioventù.

Il titolo dell’album richiama un’esperienza vissuta in Africa, un viaggio ricco di emozioni che ha lasciato un’impronta profonda nel cuore del sacerdote. Tra i brani si distingue “Trepidò ’23”, nato durante un campo estivo in Calabria con i giovanissimi e ispirato dal celebre romanzo “Il Piccolo Principe”, a testimonianza dell’attenzione di Don Mario per l’educazione spirituale attraverso esperienze concrete.

La musica, per Don Mario, è un linguaggio universale. Negli anni ha sempre cercato modalità alternative per comunicare con i giovani, sperimentando nuove forme espressive che permettessero di avvicinare la fede al vissuto quotidiano. Con “Baobab” questa missione si rafforza: i testi dei brani affrontano temi fondamentali come l’amicizia, la speranza, la ricerca di sé e il rapporto con Dio, con uno stile che fonde tradizione religiosa e modernità sonora.

L’album è anche un laboratorio di contaminazioni, dove i testi, in parte anche in latino, dialogano con sonorità contemporanee, offrendo un’esperienza musicale fuori dagli schemi. Una proposta che si rivolge tanto alla comunità cristiana quanto a un pubblico più ampio, in un tempo in cui la musica può diventare un ponte tra culture e generazioni.

“Baobab” non è solo un album: è un gesto pastorale, un’opera d’arte e un atto di fiducia nel potere trasformativo della musica, capace di raccontare la fede con parole nuove, coinvolgenti, radicate nella vita.

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