Si allarga l’inchiesta della Procura di Paola sulla vicenda di sospetta intossicazione da botulino a Diamante. Il numero degli indagati sale a tre: oltre al venditore ambulante Giuseppe Santonocito, 33 anni, sono stati iscritti nel registro anche due medici che avrebbero prestato soccorso a Luigi Di Sarno nelle ore successive alla comparsa dei gravi sintomi, dopo aver consumato un panino con salsiccia e broccoli acquistato domenica scorsa presso il food truck “Da Peppino” sul lungomare cittadino.
I tre dovranno rispondere, a vario titolo, delle accuse di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Le indagini, coordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi e dal sostituto Maria Porcelli, hanno già portato al sequestro delle cartelle cliniche delle vittime.
Intanto si attendono riscontri fondamentali: martedì 12 agosto sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Di Sarno e, nello stesso giorno, sul corpo di Tamara D’Acunto, 45 anni, di Diamante, deceduta il 6 agosto scorso. La salma della donna, già sepolta nel cimitero di Cirella, verrà riesumata in seguito alla denuncia presentata dal fratello. Gli esami autoptici dovranno chiarire se anche in questo caso il decesso sia stato causato dal consumo di alimenti contaminati.
La Procura ha incaricato un collegio di esperti composto da Isabella Aquila, Matteo Antonio Sacco, Eugenio Garofalo, Carmelo Giuseppe Angelo Nobile e Fabrizio Anniballi per eseguire le analisi tecniche necessarie. I risultati delle verifiche sugli alimenti sequestrati — condotte dal Centro antiveleni di Roma — sono attesi per mercoledì.
L’allerta per il botulismo resta alta, dopo i diversi casi segnalati a partire dalla fine di luglio e il rapido incremento di persone ricoverate nelle ultime settimane.