L’aumento dei prezzi in Calabria, che ha colpito diverse aree della regione, ha visto Cosenza in prima posizione, con un incremento del 2,5% nell’indice generale. Al di sotto di essa, Catanzaro e Reggio Calabria hanno registrato un aumento più contenuto, rispettivamente del 1,4% e 1,9%. L’Istat, confermando le previsioni di giugno, ha evidenziato una tendenza generale di crescita dei prezzi a livello nazionale, con particolari impatti nelle principali città.
A livello nazionale, Siena è risultata la città più cara, con un aumento medio dei prezzi del 2,7%, mentre Cosenza si trova tra le città più costose, insieme a Siracusa, entrambe con un rincaro del 2,5%. Questo trend ha comportato un aumento significativo della spesa domestica per le famiglie calabresi. In particolare, le famiglie di Cosenza si trovano a dover affrontare un esborso annuo supplementare di circa 486 euro, collocando la città al ventesimo posto nella graduatoria nazionale.
Reggio Calabria, pur avendo visto un aumento più contenuto, ha registrato un’esborso aggiuntivo di 369 euro all’anno per famiglia. La situazione appare decisamente più favorevole a Catanzaro, dove la spesa domestica supplementare annua si limita a 272 euro. Nonostante la crescita dei prezzi, il miglioramento nella qualità della vita sembra aver attenuato l’impatto a Catanzaro rispetto ad altre città calabresi.
Il dato medio per le famiglie calabresi indica un aumento complessivo della spesa di 393 euro all’anno, confermando un trend di aumento dei costi della vita che, sebbene significativo, varia a seconda delle città.