Il Partito Democratico della Calabria esprime apprezzamento per l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine che, con perquisizioni e indagini mirate, stanno verificando il rispetto delle normative nella gestione della sanità regionale, ma al tempo stesso lancia un duro atto d’accusa contro il sistema sanitario locale, definendolo in “declino profondo”.
Controlli necessari su una fetta dominante del bilancio
In una nota ufficiale, il segretario del Pd Calabria, Nicola Irto, sottolinea come la sanità costituisca il 65% del bilancio regionale, motivo per cui, secondo i dem, è fondamentale che le autorità verifichino la trasparenza, l’imparzialità e la regolarità dell’amministrazione del comparto. Il partito ringrazia inquirenti e investigatori per il lavoro svolto, ribadendo l’importanza della loro funzione in uno scenario segnato da carenze sistemiche e sospetti di irregolarità.
Fiducia nella giustizia, ma preoccupazione crescente per i cittadini
Il Pd calabrese fa un distinzione chiara tra giustizia e politica, riconoscendo il compito della magistratura nell’accertare i fatti e della giurisdizione penale nel punire eventuali illeciti. Tuttavia, la valutazione politica espressa nella nota è severa: nonostante i poteri straordinari attribuiti al presidente della Regione e commissario alla Sanità Roberto Occhiuto, il servizio sanitario continua a peggiorare in maniera allarmante.
Una lunga lista di criticità strutturali
I dem elencano una serie di gravi criticità che affliggono il sistema sanitario calabrese:
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Bilanci giudicati inattendibili;
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Liste d’attesa interminabili, che penalizzano l’accesso alle cure;
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Trattamenti sanitari disomogenei sul territorio;
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Carenze croniche di personale medico e sanitario;
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Emergenza-urgenza al collasso, con difficoltà a garantire servizi essenziali;
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Esodo sanitario che genera oltre 300 milioni di euro l’anno di spesa per la migrazione dei pazienti verso altre regioni;
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Dipartimento Tutela della Salute con risorse insufficienti, sia umane che organizzative.
Prevenzione e oncologia tra le aree più fragili
Un’attenzione particolare viene rivolta al tema della prevenzione, giudicata “a terra”, e all’assistenza oncologica, definita in gravissima difficoltà. A peggiorare il quadro, secondo il Pd, contribuiscono anche la mancanza di aggiornamento dei Registri Tumori, l’assenza di unità operative in diversi ospedali e una diffusa disorganizzazione che avrebbe minato la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema pubblico.
La meritocrazia dimenticata
Infine, la nota denuncia un ripudio sistematico della meritocrazia nella gestione delle risorse umane e nelle nomine, aggravando ulteriormente la qualità dei servizi erogati e scoraggiando i professionisti a lavorare nei presidi calabresi.
Il Pd conclude sottolineando che l’attuale gestione non ha prodotto miglioramenti concreti, nonostante le deleghe straordinarie conferite al presidente della Regione. La richiesta, seppur implicita, è per una riforma profonda e strutturale, che restituisca efficienza e dignità alla sanità calabrese.