Inchiesta in Calabria: liquidazioni gonfiate e incarichi pubblici nel mirino della Procura

Occhi puntati su rapporti d’affari e nomine sospette che coinvolgono il governatore Roberto Occhiuto e il suo ex socio in affari Paolo Posteraro. E quelle intercettazioni sospette...

L’indagine della Procura di Catanzaro ha svelato una fitta rete di legami tra affari privati e incarichi pubblici che vede al centro il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il suo ex socio Paolo Posteraro, attuale segretario particolare del sottosegretario Matilde Siracusano, compagna del governatore. Le indagini coinvolgono anche Ernesto Ferraro, amministratore unico delle Ferrovie della Calabria e pure lui ex socio di Posteraro.

Secondo quanto emerge da intercettazioni della Guardia di Finanza, Occhiuto avrebbe promesso un incarico pubblico a Posteraro, offerta che appare collegata a rapporti economici poco chiari. Le ipotesi di reato si concentrano su due casi di corruzione – datati aprile 2022 e febbraio 2025 – e un’ipotesi di truffa che risalirebbe all’agosto 2022 a Montegiordano.

Le investigazioni si sono allargate alle attività economiche condivise tra Occhiuto e Posteraro, coinvolti insieme in cinque società di capitali: tra queste, la “Tenuta del Castello società agricola srl”, con sede a Montegiordano. Dalle intercettazioni, sarebbe emerso che Posteraro avrebbe finanziato le società con fondi propri, mentre il governatore avrebbe ricevuto vantaggi diretti come l’utilizzo di tre veicoli, ricariche carburante e persino il pagamento di multe.

Una liquidazione sovrastimata
Nel 2025 Occhiuto ha ceduto le quote societarie ottenendo, in cambio, una liquidazione di 135mila euro, ben superiore agli 80mila stimati inizialmente da Posteraro. Le intercettazioni suggeriscono che quest’ultimo stia coprendo la cifra con risorse personali, persino ricorrendo a prestiti del padre. È proprio da questi dialoghi intercettati, in particolare con la moglie di Posteraro, che gli inquirenti traggono elementi per sospettare una correlazione tra somme gonfiate e incarichi negli enti pubblici.

Dal 2018 al 2024 Posteraro ha ricevuto numerosi incarichi pubblici, tra cui la guida dell’Amaco (azienda trasporti di Cosenza), il Consorzio meridionale trasporti, il gruppo parlamentare di Forza Italia e infine Ferrovie della Calabria, dove oggi lavora anche Ferraro, altro nome coinvolto nell’indagine. La sua nomina ad amministratore unico di Amaco nel 2017, con 17 candidati in lizza, era stata firmata da Mario Occhiuto, fratello di Roberto.

Una società agricola e un mutuo milionario
Nel 2019, Occhiuto, Posteraro e Massimo Pezzuto (poi nominato da Occhiuto come responsabile amministrativo della struttura speciale del governatore) fondano la società agricola “Tenuta del Castello”. A fronte di un mutuo da un milione di euro e forti debiti, nel 2022 Occhiuto cede la sua quota per 4.800 euro. Successivamente, Posteraro e Pezzuto vendono l’intera società a un altro imprenditore, che si impegna a liberare i fideiussori, cosa che – secondo gli atti – non ha ancora fatto.

Le indagini proseguono, e si allargano a ogni nuova acquisizione, mettendo in luce una fitta trama in cui interessi economici, nomine pubbliche e rapporti familiari sembrano intrecciarsi a discapito della trasparenza amministrativa.

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