Pnrr, stop parziale all’Alta velocità verso Reggio Calabria

Rivisti i finanziamenti per la tratta campana, ritardi e incertezze frenano il completamento fino allo Stretto

La quinta revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) introduce tagli e riprogrammazioni che colpiscono direttamente il progetto dell’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Le modifiche, contrariamente alle rassicurazioni del Ministero delle Infrastrutture sulla “piena salvaguardia della dotazione finanziaria originaria”, mostrano che una parte dei fondi Pnrr è stata reindirizzata verso altri utilizzi.

Nonostante le promesse e gli annunci ufficiali, permangono dubbi concreti sul completamento dell’opera fino a Reggio Calabria, come ha affermato il ministro Matteo Salvini: «attendiamo il progetto». Le tempistiche delle tratte già pianificate sono anch’esse oggetto di revisione, come ammesso dal ministro per gli Affari europei Tommaso Foti nel suo recente intervento alla Camera.

Foti ha confermato che la tratta Battipaglia-Romagnano ha subito una rimodulazione finanziaria significativa: da un finanziamento iniziale di 1,8 miliardi di euro si è passati a 2,725 miliardi. Solo 720 milioni di questa cifra proverranno dal Pnrr, mentre il resto sarà coperto da fondi nazionali, la cui natura non è stata specificata. Tuttavia, Foti ha rassicurato che nessun cantiere sarà fermato e tutte le tratte continueranno.

La rimodulazione è stata giustificata con scostamenti tra i costi previsti e quelli emersi dalla progettazione esecutiva, oltre a difficoltà logistiche, come il reperimento delle talpe per gli scavi, che hanno causato ritardi nei lavori. Questi sono ripresi solo il 21 febbraio 2025, dopo un anno di interruzioni da parte della società incaricata.

Il ritardo accumulato non sarà recuperabile, ma – ha sottolineato Foti – esiste un impegno contrattuale vincolante che obbliga l’esecutore a concludere l’opera. Il ministro ha ribadito che “il contratto è una cosa diversa dall’accordo”, sottolineando il valore giuridico degli obblighi assunti.

Rimangono però nodi critici. Per portare l’Alta velocità fino a Reggio Calabria mancano oltre 18 miliardi di euro, come evidenziato nel documento “Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica” allegato al Documento di finanza pubblica 2025. Inoltre, non è ancora stato definito il tracciato a sud di Praia a Mare, elemento essenziale per la pianificazione definitiva del progetto.

In sintesi, il futuro dell’Alta velocità verso lo Stretto resta incerto, con risorse da trovare, percorsi da chiarire e tempistiche da riscrivere.

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