Il Premio Kairos celebra l’Università della Calabria e il ruolo del sapere nel cambiamento sociale

L'ateneo di Arcavacata, grazie all'operato del rettore Nicola Leone, riconosciuto per il suo impegno nell'emancipazione della Calabria attraverso la cultura e l'innovazione

Nell’Auditorium “Nicholas Green” dell’Istituto superiore “Francesco Severi”, si è svolta la 21ª edizione del Premio Kairos, un evento che ha posto al centro il ruolo cruciale dell’università nei processi di cambiamento sociale e territoriale. Tra i protagonisti della serata, il rettore dell’Università della Calabria (UniCal), Nicola Leone, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il suo impegno nel trasformare la Calabria attraverso la diffusione del sapere scientifico, strumento fondamentale per promuovere l’emancipazione sociale e culturale della regione.

A consegnare il premio è stato il magistrato Marisa Manzini, sostituto procuratore presso la Procura generale di Catanzaro, che ha partecipato alla cerimonia insieme a Roberto Di Palma, procuratore del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria. Entrambi hanno lodato il lavoro etico e educativo svolto dal rettore Leone, che ha saputo rilanciare l’ateneo calabrese, elevandolo a un livello competitivo internazionale e adottando una metodologia legalitaria nella gestione amministrativa. Questo approccio, secondo i due magistrati, è stato fondamentale per la crescita dell’Università della Calabria.

L’evento ha visto anche l’intervento dell’ex deputata Angela Napoli e del docente Giancarlo Costabile, esperto di Pedagogia dell’antimafia dell’UniCal, che hanno sottolineato come la centralità del merito e delle competenze sia stata determinante nel favorire il ritorno di scienziati di fama internazionale come Gottlob e Melfi, arricchendo ulteriormente il prestigio dell’ateneo. Un altro aspetto fondamentale dell’operato di Leone, evidenziato durante la cerimonia, è stato il forte impegno nell’innovazione educativa, che ha portato alla creazione della Facoltà di Medicina, integrata con robotica e tecnologie avanzate.

Questo nuovo progetto accademico mira a potenziare il diritto alla salute e a promuovere una “riterritorializzazione virtuosa” del territorio cosentino, facendo dell’università un motore di sviluppo locale. L’iniziativa si inserisce nel quadro della Terza Missione dell’università, che prevede un’azione sinergica tra didattica, ricerca e sviluppo territoriale.

La manifestazione è stata aperta dai saluti istituzionali di Simona Scarcella, sindaco di Gioia Tauro, e del professor Demetrio Laganà, che ha parlato a nome del dirigente scolastico Fortunato Praticò. Anche Domenico Greco, in rappresentanza dell’associazione Kairos, ha portato il suo contributo all’evento, sostituendo la presidente Milena Marvasi Panunzio, assente per motivi di salute.

Il Premio Kairos ha, dunque, ribadito l’importanza dell’università come fulcro per il progresso sociale, culturale ed economico della Calabria, grazie a un impegno concreto nel promuovere l’innovazione, il merito e il rafforzamento delle competenze che, come evidenziato durante la cerimonia, sono essenziali per ridurre il divario tra il sud e il resto del paese.

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