Il sistema sanitario calabrese continua a fare affidamento sui medici cubani per contrastare la grave carenza di personale, specialmente nei Pronto Soccorso, dove la situazione è critica.
Nel 2022, il governatore-commissario Roberto Occhiuto aveva tentato di risolvere la crisi di personale sanitario con un accordo per il distacco transnazionale di 497 medici cubani. L’accordo, sottoscritto con la società “Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A.”, aveva l’obiettivo di colmare le lacune negli ospedali calabresi, dove la carenza di medici e infermieri era particolarmente evidente.
La grave carenza di personale sanitario
La crisi dei Pronto Soccorso in Calabria è uno degli aspetti più critici. I posti letto sono insufficienti, ma a questo si aggiunge la mancanza di personale qualificato. La difficoltà nel reclutamento di medici italiani, anche a causa della bassa copertura delle borse di specializzazione (solo il 29% delle borse coperte), e dei concorsi andati deserti, ha aggravato ulteriormente la situazione. Le emergenze-urgenze, in particolare, rischiano di diventare un problema strutturale per il sistema sanitario regionale.
Il rinnovo dell’accordo con i medici cubani
Vista la persistenza della carenza di personale, la Regione Calabria ha deciso di prolungare fino al 31 dicembre 2027 l’accordo con la società cubana. Il Dca (Documento di Comando e Attuazione) firmato dal governatore Occhiuto ha approvato il rinnovo dell’accordo quadro, confermando il distacco temporaneo di medici cubani a tempo determinato.
Nuovi arrivi: 50 medici cubani in Calabria
Nei prossimi giorni arriverà un nuovo contingente di 50 medici cubani, che contribuiranno a rafforzare il sistema sanitario regionale. La maggior parte di questi professionisti sarà destinata ai Pronto Soccorso e alle ortopedie. Di questi, 44 medici saranno assegnati all’Asp di Cosenza, mentre i restanti 6 medici saranno distribuiti tra le province di Vibo Valentia e Crotone.
Le prospettive future
Nonostante i tentativi di arginare la carenza di personale, la situazione rimane delicata. Il sistema sanitario calabrese continua a dipendere in modo significativo dall’assistenza dei medici cubani, una soluzione temporanea che potrebbe diventare sempre più difficile da mantenere nel lungo periodo. Con i concorsi deserti e una bassa copertura delle borse di specializzazione, la Regione Calabria potrebbe trovarsi in difficoltà nel garantire la qualità dei servizi sanitari nei prossimi anni.