Calabria, polemiche sullo stop alla proroga dei rettori: M5S e Pd esultano

Ritirato l'emendamento del Milleproroghe che avrebbe esteso il mandato di alcuni rettori, tra cui quello dell'Unical, Nicola Leone. Esult Tridico: "Una grande vittoria dell'utonomia"

Non si placano le polemiche politiche in Calabria dopo lo stop all’emendamento del Milleproroghe che avrebbe permesso ai rettori con mandato in scadenza nel 2025 – come il Magnifico dell’Università della Calabria (Unical), Nicola Leone – di rimanere in carica per ulteriori due anni.

Il ritiro della norma ha scatenato reazioni contrastanti: da un lato, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico lo ha ottenuto una vittoria dell’autonomia universitaria, dall’altro, Forza Italia viene accusata di aver tentato di rafforzare il controllo politico sulle università e sulla sanità.

Il Movimento 5 Stelle: “Vittoria dell’autonomia universitaria”

A esprimere soddisfazione per la bocciatura della proposta è Pasquale Tridico, capo della delegazione parlamentare del M5S al Parlamento europeo, che ha definito il ritiro dell’emendamento come “una grande vittoria dell’autonomia universitaria”.

«Forza Italia ha tentato di prorogare il mandato di alcuni rettori, ma grazie alla nostra mobilitazione la norma è stata ritirata», ha dichiarato Tridico, sottolineando il lavoro congiunto con i parlamentari nazionali Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci, oltre che con il consigliere regionale Davide Tavernise e diversi amministratori locali calabresi.

Secondo il M5S, l’obiettivo di Forza Italia era quello di mantenere un controllo politico sulle università e sulla sanità, in particolare nelle regioni Calabria e Molise.

«Avevamo chiesto conto di questa manovra anche al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in quanto vicesegretario nazionale di Forza Italia», ha aggiunto Tridico.

Anche il Pd plaude al ritiro dell’emendamento

Anche il Partito Democratico ha espresso soddisfazione per il ritiro della proposta, ringraziando i propri rappresentanti in Commissione Affari Costituzionali e il capogruppo Andrea Giorgis per l’azione svolta.

«Ha vinto il buon senso e soprattutto il rispetto delle regole, che non possono essere scavalcate», hanno dichiarato i dem calabresi , evidenziando come l’emendamento fosse ingiusto e non giustificabile dal punto di vista istituzionale.

Un dibattito ancora acceso

Lo stop alla proroga dei rettori ha acceso il dibattito politico, con il M5S e il Pd che parlano di un pericoloso tentativo di manipolazione delle istituzioni accademiche, mentre Forza Italia non ha ancora risposto ufficialmente alle accuse.

La vicenda si inserisce in un contesto più ampio di scontri politici sulla gestione della sanità e delle università calabresi, due settori al centro delle tensioni tra governo regionale e opposizioni.

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