Amaco, scontro tra sindacati e istituzioni: chiesti chiarimenti sul bando Tpl

La Cgil e la Filt Cgil alzano il tono nella vicenda, chiedendo chiarezza sul bando di affitto del ramo trasporto pubblico locale. I sindacati minacciano di rivolgersi alla magistratura

La vicenda Amaco, azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nella città di Cosenza, continua a essere al centro di tensioni tra i sindacati e le istituzioni coinvolte. Durante una conferenza stampa tenutasi nella sede della Camera del Lavoro di Cosenza, la Cgil e la Filt Cgil hanno espresso forti perplessità sul bando di affitto del ramo Tpl e sulle procedure adottate. Alla base delle critiche, la richiesta di chiarimenti su diversi punti, tra cui la titolarità dei chilometri e le incongruenze tra il bando e i documenti trasmessi.

Chilometri e responsabilità: le accuse dei sindacati

Uno dei temi centrali riguarda i chilometri inseriti nel bando. Secondo i sindacati, c’è incertezza su chi detenga la titolarità di questi chilometri: se siano effettivamente di competenza di Amaco, come indicato nel bando, o se appartengano a Cometra, come affermato dalla Regione Calabria, ente concedente e di controllo. “Se i chilometri sono di Cometra, il bando è nullo. Al contrario, si potrà procedere con l’assegnazione,” ha dichiarato Giovanni Angotti, segretario della Filt Cgil di Cosenza.

I rappresentanti sindacali hanno inoltre puntato il dito contro il curatore fallimentare e il presidente del Consorzio Autolinee, sostenendo che la comunicazione trasmessa ai sindacati, relativa agli effetti dell’articolo 47 della legge 428 del 1990, presenta incongruenze rispetto a quanto previsto dal bando originale. Tra i nodi critici evidenziati, la cassa integrazione, l’utilizzo integrato dei lavoratori e la riorganizzazione dei servizi.

Il rischio di una privatizzazione del trasporto pubblico

Un altro aspetto che preoccupa i sindacati è la possibile privatizzazione del trasporto pubblico locale a Cosenza. “Mentre in altre province calabresi come Catanzaro e Reggio Calabria le aziende municipalizzate stanno crescendo e assumendo personale, a Cosenza si favorisce il privato,” ha sottolineato Angotti. La concessione di due milioni di chilometri al Consorzio Autolinee per un corrispettivo di 6 milioni di euro, secondo i sindacati, rappresenta una scelta politica che punta a ridurre il ruolo pubblico nel settore.

La posizione dei sindacati: nessun dialogo senza risposte

La Cgil e la Filt Cgil, insieme ad altre sigle sindacali come Fit Cisl, Uil Trasporti e Confail Faisa, hanno ribadito la loro posizione: nessun confronto con il Consorzio Autolinee fino a quando non saranno chiariti tutti i dubbi. I sindacalisti hanno annunciato di essersi rivolti ai propri legali per valutare la possibilità di coinvolgere la magistratura, nel caso emergano elementi per invalidare il bando.

“Non abbiamo preclusioni verso il curatore o il Consorzio Autolinee, ma pretendiamo trasparenza e chiarezza,” hanno dichiarato Massimiliano Ianni, segretario generale della Cgil di Cosenza, e Salvatore Larocca, segretario generale della Filt Cgil Calabria.

Conclusioni e richieste alla politica

Il confronto tra i sindacati e le istituzioni si fa sempre più acceso. I sindacati chiedono interventi immediati al governatore Roberto Occhiuto, all’assessore Gallo e ai vertici di Cometra per garantire trasparenza e il rispetto delle normative. Fino ad allora, la Cgil e la Filt continueranno a mantenere la loro posizione di fermezza, con l’obiettivo principale di tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti e salvaguardare la natura pubblica del trasporto locale.

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