Amaco: tensione tra sindacati e Consorzio Autolinee a due settimane dalla scadenza

Il futuro di Amaco è in bilico: i sindacati si dividono sul piano del Consorzio Autolinee, mentre la scadenza del 31 gennaio si avvicina senza certezze

La gestione futura di Amaco entra in una fase critica: i sindacati si dividono sulla proposta del Consorzio Autolinee, mentre il tempo stringe per evitare il collasso del servizio.

Sindacati contro il Consorzio Autolinee

A due settimane dalla scadenza dell’ultima proroga per la gestione di Amaco, la questione del trasporto pubblico locale (Tpl) di Cosenza si fa sempre più complessa. Quattro sigle sindacali – Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Confail Faisa – hanno sollevato forti critiche nei confronti del Consorzio Autolinee, unico aggiudicatario del ramo d’affitto Tpl, in seguito al terzo bando pubblicato dal curatore fallimentare, Fernando Caldiero.

In un documento trasmesso al curatore, al presidente del Consorzio, Mario Rocco Carlomagno, e ad Amaco, i sindacati hanno espresso preoccupazioni sulle ricadute per i lavoratori , criticando il piano di riorganizzazione del personale e del servizio presentato dal Consorzio. Secondo le sigle, il progetto non offrebbe le garanzie necessarie per il futuro dei dipendenti, molti dei quali hanno già affrontato il sacrificio a causa della situazione economica dell’azienda.

Le richieste dei sindacati

Nel documento, i rappresentanti sindacali chiedono al Consorzio di applicare l’articolo 2112 del Codice Civile, che garantisce il passaggio dei lavoratori senza soluzione di continuità, mantenendo i diritti acquisiti e le condizioni lavorative attuali. Tuttavia, i sindacati si sono rifiutati di partecipare a un tavolo negoziale preliminare, ritenendo che non sussistano le condizioni per avviare una trattativa.

Questa posizione ha suscitato perplessità anche all’interno del panorama sindacale. Infatti, due sigle – Ugl Trasporti e Faisa Cisal – non hanno firmato il documento, mostrando una divisione interna sul modo di affrontare la questione.

Le proposte del Consorzio e le critiche

Il Consorzio Autolinee, dal canto suo, si era già dichiarato disponibile a prendere in carico la maggior parte dei lavoratori, con l’eccezione di quelli destinati alla gestione dei parcheggi a pagamento (Saba). Tuttavia, le quattro singole firmatarie del documento contestano la mancanza di certezze sulle modalità di assorbimento del personale e sul mantenimento delle condizioni contrattuali.

Un altro elemento critico riguarda la scelta di non partecipare al tavolo negoziale, una decisione che secondo alcuni rischiano di compromettere ulteriormente la situazione. La domanda che emerge è: ci sono altre soluzioni percorribili o proposte alternative per il futuro di Amaco?

La scadenza del 31 gennaio e le incertezze

La situazione è resa ancora più delicata dalla scadenza del 31 gennaio, termine ultimo per l’esercizio provvisorio di Amaco, salvo ulteriori proroghe. A complicare il quadro è la possibilità che questa sia davvero l’ultima proroga concessa, lasciando il futuro del Tpl cosentino in bilico.

Il curatore fallimentare, Fernando Caldiero, ha ribadito che il Consorzio Autolinee ha rispettato i requisiti del bando, altrimenti la sua offerta non sarebbe stata accettata. Tuttavia, restano dubbi sull’effettiva capacità del Consorzio di garantire una transizione senza impatti negativi per i lavoratori e il servizio pubblico.

La divisione tra i sindacati

Un elemento chiave della vicenda è la spaccatura tra le organizzazioni sindacali. Mentre Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Confail Faisa alzano il muro contro il Consorzio, Ugl Trasporti e Faisa Cisal non hanno aderito alla protesta, mostrando una posizione più aperta al dialogo. Questo scenario frammentato potrebbe complicare ulteriormente la ricerca di una soluzione condivisa.

La conferenza stampa della Cgil

Per fare chiarezza sulla posizione dei sindacati, questa mattina è prevista una conferenza stampa presso la sede della Cgil in piazza della Vittoria. Tra i partecipanti ci saranno il segretario generale della Camera del Lavoro, Massimiliano Ianni, ei rappresentanti della Filt Cgil, Giovanni Angotti e Salvatore La Rocca.

Conclusioni

Con il tempo che stringhe e le divisioni interne ai sindacati, il futuro di Amaco e dei suoi lavoratori rimane incerto. La partita per il trasporto pubblico locale di Cosenza è ancora aperta, ma sarà necessario un maggiore sforzo di dialogo tra le parti per garantire una transizione che tuteli sia i lavoratori che i cittadini.

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