Un’assistenza sanitaria continua, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, che migliora l’accesso alle cure, riduce i tempi di attesa e ottimizza l’uso delle risorse, portando a significativi risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale. Questo è il concetto alla base degli ospedali virtuali, già implementati con successo all’estero e ora in fase di avvio in Italia, con un progetto pilota presentato a Viareggio da Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, durante l’evento Festa della Salute iCARE, che presto arriverà anche a Cosenza.
Il modello scelto si ispira al Mercy Virtual Hospital, attivo negli USA dal 2015, ma sarà adattato alle specifiche esigenze italiane. L’obiettivo è implementare una tecnologia che consenta di virtualizzare il ricovero, garantendo il monitoraggio costante dei pazienti e facilitando la collaborazione tra medici, infermieri e caregiver. Zanon sottolinea che questo progetto rappresenta un’opportunità per modernizzare il sistema sanitario italiano, offrendo cure più accessibili e personalizzate.
L’ospedale virtuale avrà una struttura di circa 1000 metri quadri e sarà replicabile in diverse regioni. Essenziale sarà la collaborazione di un consorzio tecnologico e l’inserimento di personale privato per avviare il servizio e formare il personale pubblico.
I pazienti potranno accedere a servizi medici online tramite videochiamate, chat, e-mail o app, ricevendo consulti, prescrizioni e monitoraggio da un team medico virtuale. I potenziali risparmi per il Servizio Sanitario, basati su stime di ricoveri evitabili per malattie croniche, potrebbero raggiungere 2,64 miliardi di euro a livello nazionale. Dopo Viareggio, toccherà a Como e Cosenza.