Il Pd di Cosenza esentato dal pagamento per la Festa dell’Unità: è polemica

L'opposizione consiliare critica la decisione del sindaco Caruso di esentare il Partito Democratico dal pagamento della tassa di occupazione suolo per la Festa dell'Unità

Il Partito Democratico di Cosenza non sarà tenuto a pagare la tassa per l’occupazione di suolo pubblico in occasione della Festa dell’Unità, che si svolgerà sul tratto iniziale dell’isola pedonale, di fronte a Palazzo dei Bruzi. Questa esenzione ha scatenato forti critiche dall’opposizione consiliare, che ha ironizzato sulla presunta massa debitoria del Comune, sottolineando come il sindaco Franz Caruso sembri essere stato particolarmente generoso nei confronti del proprio partito. La manifestazione, che durerà quattro giorni, si terrà in Largo Carratelli, un’area considerata di grande importanza per l’evento.

L’ironia e le accuse dell’opposizione

In una nota congiunta, i consiglieri di opposizione hanno espresso il loro disappunto, sottolineando come il pagamento dell’occupazione di una vasta area come Largo Carratelli avrebbe rappresentato per il Comune un’importante fonte di entrata economica. L’opposizione ha accusato il sindaco Caruso di favoritismo, sostenendo che la decisione di esentare il Partito Democratico dal pagamento contrasta con l’aumento del canone di occupazione del suolo imposto agli esercenti commerciali locali.

Secondo i consiglieri, la gratuità concessa al Partito Democratico rappresenta un chiaro esempio di “doppio standard” nell’amministrazione comunale. Il sindaco viene accusato di agire con atteggiamento “padronale”, applicando benefici e sconti solo ai propri alleati politici. Inoltre, i consiglieri sottolineano come molte altre associazioni cittadine, sia partitiche che non, siano sempre state tenute a pagare il ticket previsto dal regolamento comunale per l’utilizzo di spazi pubblici, come piazze e teatri, e che tale trattamento privilegiato rappresenta un’ingiustizia nei loro confronti.

Un presunto favoritismo

Il favoritismo del sindaco verso il Partito Democratico è stato descritto dall’opposizione come un fatto grave, soprattutto in un periodo di dissesto finanziario per il Comune. Gli esponenti della minoranza sostengono che la giunta avrebbe dovuto dare l’esempio di buona amministrazione, e non concedere gratuità che penalizzano l’economia locale. Inoltre, gli stessi consiglieri si aspettano una reazione del sindaco in cui, a loro dire, cercherà di giustificare la decisione puntando il dito contro precedenti amministrazioni, in uno schema definito come un “asilo Mariuccia”.

L’accusa principale è che il trattamento riservato al Partito Democratico tradisce una gestione parziale e ingiusta dei beni pubblici, in un contesto in cui i commercianti locali e le associazioni cittadine devono invece contribuire regolarmente alle casse comunali. In conclusione, secondo l’opposizione, questa esenzione non solo danneggia l’economia della città, ma mina anche la credibilità della giunta e la fiducia dei cittadini verso l’amministrazione comunale.

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