Carlo Guccione, esponente della direzione nazionale del PD e autore di numerosi saggi sulla crisi del sistema sanitario calabrese, ha descritto un quadro allarmante della sanità pubblica nella provincia di Cosenza. L’ospedale dell’Annunziata, principale struttura sanitaria della zona, è stato gravemente compromesso, con soli 430 posti letto attivi su 730 accreditati, lasciando un vuoto di 300 posti letto.
Questa problematica non è isolata, ma si estende agli ospedali Spoke di Castrovillari, Paola-Cetraro e Corigliano-Rossano, dove mancano circa il 30% dei posti letto accreditati. I servizi territoriali sono quasi inesistenti, con liste d’attesa interminabili che privano le fasce più deboli del diritto alla salute, alimentando la sanità privata.
Ritardi nell’attuazione del Pnrr Salute
Guccione sottolinea che l’azione del commissario per l’attuazione del piano di rientro non ha prodotto alcun miglioramento significativo negli ultimi due anni e mezzo. Anzi, la situazione è peggiorata, con risorse destinate a garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA) dirottate per coprire finanziariamente leggi regionali non correlate alla sanità. Questo malversamento di fondi ha ulteriormente aggravato lo stato già critico del sistema sanitario calabrese.
La necessità di una svolta radicale
Secondo Guccione, è urgente una svolta radicale, legata alla capacità e alla volontà del Commissario per l’emergenza di attuare le misure del Pnrr Salute. Queste misure sono essenziali per sviluppare una sanità territoriale di prossimità, comprendente case e ospedali di comunità, servizi di assistenza domiciliare integrata, telemedicina e digitalizzazione.
Tuttavia, anche su questo fronte si registrano ritardi e mancanze. A oggi, non esistono report che confermino l’attuazione di tutte le misure previste dal Pnrr Salute entro il 2026, né il loro grado di operatività. Questa incertezza contribuisce a un senso di disorientamento e mancanza di trasparenza che aggrava ulteriormente la situazione.
La sanità calabrese al collasso
Guccione descrive uno scenario di “coma irreversibile” per la sanità pubblica calabrese, con una condizione cronica certificata da evidenze inoppugnabili. La situazione dell’ospedale dell’Annunziata e degli altri ospedali della provincia di Cosenza rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema sanitario in crisi, che necessita di interventi urgenti e strutturali per evitare il collasso totale.
L’inefficienza e la mancanza di risorse adeguate hanno portato a un sistema sanitario pubblico che non riesce a garantire servizi essenziali, spingendo sempre più cittadini verso la sanità privata. La carenza di posti letto, personale medico e attrezzature adeguate rende la situazione insostenibile.
Conclusione
La denuncia di Carlo Guccione mette in luce la necessità di una riforma profonda e immediata del sistema sanitario calabrese. L’attuazione efficace delle misure previste dal Pnrr Salute è fondamentale per risollevare la sanità pubblica nella regione e garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini. Senza un intervento deciso, il rischio è quello di vedere un ulteriore peggioramento della situazione, con conseguenze devastanti per la popolazione calabrese.